Lotto Soudal, Karl Frederik Hagen punta al Giro per confermare quanto mostrato alla Vuelta

Sarà Karl Frederik Hagen l’uomo di classifica della Lotto Soudal al Giro d’Italia 2020. Sorprendente ottavo alla scorsa Vuelta a España, il norvegese si metterà ora alla prova con la Corsa Rosa. Passato professionista solamente lo scorso anno, il corridore scandinavo si presenterà al via in Sicilia pochi giorni dopo aver festeggiato il suo 29° compleanno con la voglia di continuare a dimostrare le sue qualità. Arrivato tardi al ciclismo, in patria si è rapidamente messo in mostra per le sue qualità nelle brevi corse a tappe, riuscendo così a firmare il suo primo contratto da prof nell’inverno del 2018. Con la compagine belga lo scorso anno ha subito mostrato di poter essere competitivo anche ad alti livelli ottenendo molti discreti piazzamenti nell’arco della stagione, da un terzo posto di tappa al Giro del Delfinato al settimo al Tour of Guangxi, oltre ovviamente alla bella top ten ottenuta in Spagna.

Per lui ora l’opportunità di cercare di confermarsi in una stagione decisamente atipica, ma nella quale troverà comunque spazio e opportunità in squadra per mettersi in mostra, soprattutto in Italia. Se l’inizio di stagione sarà infatti in Francia con Tour de l’Ain (7-9 agosto) e Giro del Delfinato (12-16 agosto), dopo i campionati nazionali del 22 volerà nel nostro paese per finalizzare la preparazione al #Giro103. Nel suo programma, secondo quanto riporta procycling.no, ci saranno dunque Tirreno – Adriatico, Giro della Toscana e Coppa Sabatini prima di sconfinare in Svizzera per i Mondiali di Aigle-Martigny, ultimo impegno prima della ormai confermata grande partenza in Sicilia. Ultimo appuntamento stagionale sarà poi il Tour of Guangxi (5-10 novembre), che anche quest’anno chiude il calendario UCI.

“In squadra non sono in molti ad avere buoni piazzamenti nei GT, quindi spero di avere la possibilità di giocarmi la classifica – commenta Hagen – Sarà una corsa interessante. L’ultima settimana è molto dura e propone arrivi a quote molto alte. Inoltre, ci arriveremo alla fine di ottobre…”. Per lui, corridore presumibilmente più abituato di tanti altri a temperature rigide, potrebbe essere anche un vantaggio. In una squadra tradizionalmente votata agli sprint e che lascia liberi i suoi uomini nelle altre giornate, senza capitani dopo aver dirottato Tim Wellens al Tour de France, lo spazio indubbiamente c’è.

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